Implantologia
Spesso
la perdita di un dente comporta il coinvolgimento degli elementi vicini.
L’implantologia utilizza, tramite il posizionamento chirurgico,
strutture in titanio che vengono inserite all’interno dell’osso
in corrispondenza delle mancanze, e che vengono sfruttate come radici.
Di conseguenza i denti contigui non vengono coinvolti né come “appoggi”
per ganci o attacchi né con preparazioni ( che possono danneggiare
l’integrità o la stabilità del dente).
Questo ci permette di ottenere protesi fisse che possono essere pulite
come denti naturali e che non hanno bisogno di essere rimosse.
Le condizioni per un corretto posizionamento di impianto sono molte; sia
subito dopo un’estrazione che dopo molti anni; l’importante
è che lo spessore residuo dell’osso sia sufficiente a supportarne
la stabilità. L’avanzamento delle tecniche chirurgiche permette
comunque l’uso di impianti in svariate condizioni ossee.
Il rigetto non esiste perché il titanio utilizzato per gli impianti
viene “osteointegrato”, viene cioè inglobato dall’osso
in un periodo dai 4 ai 6 mesi.
L’intervento è effettuato in anestesia locale.
Nel giro di 10/15 giorni la gengiva guarisce e gli impianti sono invisibili,
rimanendo in questo stato per tutto il periodo dell’integrazione,
più breve per la mandibola, che ha un osso più consistente,
rispetto al mascellare superiore.
In seguito si effettua un’apertura sulla gengiva per esporre la
testa dell’impianto al quale si avvita un moncone metallico come
supporto per protesi.
Le controindicazioni sono quelle comuni alle procedure chirurgiche:
- patologie gravi recenti (infarto miocardio etc…)
- epatite in atto
- stato di tossicodipendenza
- stato di alcolismo
- stato di gravidanza
Se
si assumono abitualmente farmaci bisogna avvertire il chirurgo.
Le complicanze riguardano il 4% dei casi (rigetto) e avvengono di norma
nei due mesi successivi l’intervento; il processo è indolore
e dopo 2/3 settimane si può procedere al posizionamento del nuovo
impianto.
Nella prima settimana dopo l’intervento:
- è necessario assumere antibiotici e antinfiammatori
- non fumare e bere alcolici
- non masticare sulla ferita
- pulire i denti con lo spazzolino evitando la zona operata
Per
qualsiasi anomalia contattare il chirurgo.
Dopo la protesizzazione pulire regolarmente i denti dopo ogni pasto con
spazzolino, filo interdentale e collutorio per evitare l’accumulo
di placca sugli elementi del ponte e sui colletti degli impianti.
Rispettare queste semplici regole è garanzia di buona igiene orale
e quindi degli impianti.
Implantologia
a carico immediato In
situazioni adatte e ben definite , per evitare i disagi dovuti all’osteointegrazione,
è possibile lo stesso giorno o in quelli immediatamente successivi
l’intervento, caricare subito gli impianti (cioè “mettere
i denti”).
La percentuale di fallimenti è la stessa dei casi in cui si attende
l’integrazione ossea.
Questo tipo di procedura è definita a “CARICO IMMEDIATO”.
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